Ottimo risultato per la prima amichevole del Costa Orientale Sarda in casa dell’Olbia: 2 – 2, nonostante si sia giocato 11 contro 11 solo per i primi undici minuti.
Prima uscita da vedere come test importante contro una categoria superiore: questo il commento di Mister Loi, soddisfatto della partita.
«L’espulsione ci ha portato a giocare in costante inferiorità contro una squadra molto forte e abbiamo dato quel qualcosa in più» dichiara Loi.
Sui ragazzi niente da dire, tutti perfetti – riferisce – anche i più giovani (del 2005) e chi ha fatto il proprio esordio in prima squadra.
«Il risultato però non conta, questo era un allenamento. Nell’intervallo avevo chiesto ai miei di sfruttare la gara come se fosse un allenamento ma di fare comunque una buona prova e mi hanno accontentato» continua il tecnico. «Questa esperienza tornerà utile anche in campionato. Avrei preferito comunque fare una partita in parità numerica perché da parte di entrambe le formazioni avremmo visto un calcio più dignitoso.»
Una rosa al 90/95% tutta sarda, più corta rispetto agli anni precedenti.
«Però abbiamo la fortuna di essere ripartiti con un’ossatura importante, e oggi ci mancava anche Cadau. I ragazzi sanno dove sono, cosa voglio io e la società e soprattutto che ambiente devono vivere da noi. Va detto che poi è cambiato tutto.»
Nome nuovo, società nuova, campo nuovo. Difendere la categoria con i denti: questo l’obiettivo di un progetto di tre anni che porterà beneficio al territorio e alle squadre, come assicura il Mister.
«Sono contento dei miei. La squadra al momento è completa ma non del tutto, abbiamo ancora da fare qualcosina sul mercato» si avvia poi alla chiusura. «Sono felice di come ci hanno accolto Tertenia e l’Ogliastra.»
Dopo un iniziale scetticismo, fioccano i consensi.
«Tutto nasce per la gente, per includere e aggregare. Lo scopo è far diventare il territorio alla pari delle grandi piazze che troviamo in trasferta.»