Il 6-0 a domicilio rifilato al Ghilarza mette fine alla stagione della formazione di mister Gianfranco Melis che si arrende solo alla Tharros. Un risultato incredibile che ha promosso la crescita dei giovani più promettenti del nostro settore giovanile
Buona la “prima” per l’Under18 della Costa Orientale Sarda che all’esordio nel campionato di categoria regionale chiude la stagione al secondo posto, alle spalle di un’ottima Tharros. Sei i punti che alla fine delle 18 giornate hanno fatto la differenza in favore della formazione oristanese, quattro dei quali conquistati nei due scontri diretti, entrambi combattuti e terminati 1-1 all’andata e 1-2 al ritorno.
La crescita dei giovani è l’obiettivo primario
Il cammino dei ragazzi di mister Gianfranco Melis, al quale vanno i complimenti di tutto il mondo gialloblu, è stato in crescendo e si è concluso con un netto 6-0 rifilato a domicilio al Ghilarza nell’ultima giornata di campionato che ha visto esordire con un gol anche Davide Loi, classe 2010 e fresco vincitore del campionato Provinciale nella sua categoria, i Giovanissimi. Anche questo fa parte della crescita di nostri ragazzi. Una scelta societaria condivisa da tutti i tecnici del settore agonistico, in primis da mister Gianfranco Melis: “Così come il campionato Juniores, abbiamo affrontato il campionato Under18 sottocategoria, puntando sullo zoccolo duro dei 2008 e 2009 (Allievi, ndr) che hanno dimostrato di potersela giocare con ragazzi più grandi di loro e dai 2007, dotati di una tecnica e di una professionalità difficile da vedere in ragazzi di 17 anni. Questo va sottolineato, perché non è affatto scontato. Aver dato la possibilità a un 2010 come Davide Loi di esordire due categorie sopra la sua, è stato qualcosa di fantastico, vederlo addirittura segnare dimostra l’ottimo lavoro fatto dai mister Antonio Farinola e Davide Moi, dal ragazzo e dalla società durante tutta la stagione”.
Crescita, rispetto e divertimento
E a proposito della stagione: “È stata davvero intensa e positiva”, ammette il tecnico. “Arrivare secondi in un campionato così competitivo è motivo di grande orgoglio per noi. Abbiamo affrontato squadre molto organizzate e già con esperienza, ma i ragazzi hanno dimostrato impegno, maturità e spirito di squadra dall’inizio alla fine. Per il grande tasso tecnico della rosa è stato importante creare un gruppo solido che avesse coscienza dei propri mezzi e mantenesse sempre, durante le gare, la massima attenzione, senza cali di tensione. È stato, quindi, più un lavoro di testa che di gambe. Siamo cresciuti tanto da ottobre a maggio e questo è ciò che conta davvero a questa età. Voglio ringraziare la società, i genitori e soprattutto i ragazzi con i quali si è creato un legame indissolubile e non voglio dimenticare chi si è infortunato e chi ha fatto parte di questa rosa per breve tempo. Dedico questa mia esperienza a mio padre che è venuto a mancare a gennaio perché mi ha insegnato i valori veri del calcio giovanile: crescita, rispetto e divertimento, che cerco sempre di trasmettere ai miei ragazzi”.