Una buona prestazione, diverse occasioni create e pochi rischi. I sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie D vanno in archivio con una sconfitta ai calci di rigore per la Costa Orientale Sarda che, dopo la lotteria dal dischetto, si arrende 7-8 al Guidonia Montecelio 1937, dopo che al 90’ il risultato era di 1-1. Al vantaggio iniziale, sempre dagli 11 metri di Tounkara Mamadou, ha risposto nella ripresa Nino Pinna, dopo una splendida azione sulla destra di Alessandro Piseddu. Decisivi dal dischetto gli errori di Antonio Loi e Michele Morlando.
Mister Pinna: “Ritrovare le certezze”
Al di là del risultato, all’Is Arranas di Tertenia si è vista finalmente una squadra in ripresa e che inizia ad assorbire i principi di gioco di mister Sebastiano Pinna. “Ad ogni partita dobbiamo mettere un mattoncino. Quando arrivi da nove sconfitte consecutive inizi a perdere certezze e ad essere sfiduciato – le parole del tecnico -. Sappiamo di essere malati, ma dobbiamo rimetterci in piedi. Non abbiamo iniziato a fare nemmeno i primi passi, però già domenica scorsa a Olbia abbiamo conquistato un punto che ci ha permesso di interrompere l’emorragia di risultati. Oggi eravamo al cospetto di una squadra che gioca a memoria e nonostante ciò abbiamo fatto un’ottima gara. I rigori non ci hanno premiato, ma la prestazione c’è stata. Ora, però, serve una vittoria che è la medicina migliore per noi. Quando la centreremo sono convinto che miglioreremo le nostre certezze e la nostra qualità”.
“Siamo ancora vivi”
Mister Pinna ha poi parlato della chiamata inaspettata da parte della società: “Arrivare qui per sostituire Francesco Loi, che per me è un’istituzione e che ringrazio per la chiamata, è una sfida importante. È uno degli allenatori più vincenti della Sardegna e prendere il suo posto è un onore oltre che una responsabilità importante. Ho trovato un posto dove c’è molto equilibrio, ho trovato dei ragazzi molto uniti, uno staff completo e ben preparato che facilita il mio lavoro e aiuta tantissimo i ragazzi. Sappiamo che sarà difficile, servirà un miracolo, ma stiamo lavorando con dedizione e il segnale di oggi è che siamo ancora vivi. Domenica contro il Terracina sarà importante far bene e provare a portare a casa i tre punti. Dobbiamo ripartire da questa prestazione. Abbiamo poco tempo per preparare la partita, ma più che fisicamente dobbiamo ritrovare energie mentali velocemente perché da ora in poi sono tutte partite della vita. Chiudo ringraziando Francesco Loi che per me è un’istituzione. È uno degli allenatori più vincenti della Sardegna. Per me arrivare qui e sostituire un allenatore del genere è un onore”.